Promosso dalle Nazioni Unite a partire dal 2006, l’Internet Governance Forum è un luogo d’incontro multilaterale e ‘multi-stakeholder’, aperto a tutti, nel quale discutere i principali temi relativi alla governance di Internet, ossia le regole, le procedure, le infrastrutture e i programmi che ne determinano il funzionamento e l’evoluzione. Aspetti – non solamente tecnici, ma anche economici e sociali – che i governi, gli organismi privati e la società civile contribuiscono a delineare, anche in relazione a temi di ampia portata come democrazia, partecipazione e trasparenza. Pur non funzionando come organismo decisionale, l’IGF – anche mediante le sue declinazioni nazionali – rappresenta un riferimento per lo sviluppo delle politiche relative a Internet. L’obiettivo del Forum consiste nell’attuare il mandato del Vertice mondiale sulla società dell’informazione (WSIS) per quanto riguarda la convocazione di forum per un dialogo politico democratico, trasparente e multilaterale (vedi il Rapporto del Working Group on Internet Governance 2005).

Non possiamo dimenticare la passione e la grande esperienza con le quali i maggiori esperti del nostro paese si sono spesi per rendere più consapevole il piano politico dei complessi aspetti organizzativi del governo  di Internet.  Anche grazie a questi autorevoli contenuti, l’Italia ebbe un ruolo di primo piano portando l’idea della Costituzione di Internet. Non fu un risultato caduto dall’alto, ma il frutto di un lavoro conforme alla natura della Rete, mediante un dialogo continuo con le parti interessate, secondo un processo bottom/up.

Il primo incontro preliminare dell’IGF Italia fu curato dalla Internet Society Italia in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), e si svolse il 19 maggio 2008 con la partecipazione di rappresentanti del governo, del settore privato e della Società Civile.
L’evento, che accoglieva l’invito del Parlamento Europeo ad organizzare degli IGF nazionali, ha riunito per la prima volta la comunità italiana della Rete per dibattere sui temi propri dell’IGF globale (programma e video).

Lo stesso giorno fu pubblicato il quaderno dell’Internet italiano dal titolo “Verso la costituzione dell’Internet Governance Forum Italia” dedicato alla necessità della costituzione del IGF Italia, come luogo di dialogo e sensibilizzazione sulle tematiche della Internet governance di interesse nazionale ed internazionale. Pochi mesi dopo, a Cagliari nei giorni 22 e 23 ottobre 2008 e alla presenza di Markus Kummer, Coordinatore Esecutivo del Segretariato IGF delle Nazioni Unite, si costituì lo IGF Italia, in relazione di continuità con le analoghe iniziative delle Nazioni Unite e la costituzione di IGF regionali. Gli stakeholder della Rete italiana furono invitati ad aderire ad IGF Italia, sia in forma  singola (persone fisiche), sia associata (istituzioni, enti, aziende, associazioni, …). Quell’incontro storico, tra i primi in Europa, ha costituito  il processo dell’IGF Italia che ha continuato in modo costante negli anni, elaborando le problematiche locali di Internet e contribuendo al processo internazionale dell’IGF globale.

Il Comitato di programma dello IGF Italia fu affidato sin dal 2008 al Presidente Stefano Rodotà, che ha accompagnato negli anni il modello organizzativo dello IGF Italia mediante una discussione aperta con tutti i portatori d’interesse (stakeholder) della Rete in Italia. Tale presidenza durerà sino alla scomparsa dell’illustre studioso nel 2017. A partire dalla prima, la composizione del Comitato di anno in anno è stata aggiornata ed arricchita di nuove competenze.

Sebbene non siano mancati contributi da parte di esperti italiani al processo dell’IGF, la gestione nazionale delle Rete si manifesta ancora oggi in strategie meno organizzate rispetto ad altri paesi. Una svolta arrivò nel 2015, quando la Dichiarazione dei diritti in Internet fu sottoposta ad un passaggio parlamentare ed, a larga maggioranza, la Camera approvò la mozione che impegna il Governo, analogamente a quanto accade negli altri paesi del mondo, a creare un organismo nazionale per la gestione dell’Internet Governance in Italia, definendo compiti e obiettivi in una logica multistakeholder. Il dibattito sta proseguendo oggi, 2019, su questi temi. Sono stati diffusi comunicati e lo chiedono le associazioni del settore.

Proposta di Internet Society Italia per la creazione di un approccio   multi-stakeholder per l’Internet Governance in Italia, 9 Febbraio 2019

Posizione dei Copernicani sul futuro dell’Internet Governance in Italia, 7 Febbraio 2019

Questo comitato potrebbe essere uno strumento prezioso per aiutare il futuro dell’Italia digitale, che speriamo sia fruttuoso. L’auspicio è che si  sviluppi una struttura utile e che non ci si innamori troppo e solo di costituire un ennesimo Comitato. Una decisione che sta già creando discussioni fra gli interessati. Sono, infatti, in molti a denunciare un pericolo che potrebbe avere come effetto collaterale il riaccendersi di vecchie proposte di gestione dell’Internet affidate a comitati governativi. Dall’altro lato c’è chi afferma – tra i favorevoli – che una struttura ad hoc possa agevolare l’attuazione di politiche concrete, guidate dal profondo convincimento che l’Internet non possa essere regolata dall’alto e che la sua governance debba essere basata su processi inclusivi e guidati dal consenso.

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